La sesta edizione di Pigneto Città Aperta segna una netta evoluzione per questo esperimento, che dall’usuale formula che coinvolgeva tante attività del quartiere si concentrerà solo su eventi gratuiti all’aperto. Programmata a metà luglio, in quei mesi estivi in cui la città tende a svuotarsi e le strade del Pigneto rischiano più che mai di diventare terra di nessuno, soprattutto in quelle zone altrimenti investite dalla movida serale. “Abbiamo deciso di rinominare piazze e viali, parchi pubblici e isole pedonali per rispecchiarne i contenuti, i temi sociali e le discipline artistiche che andranno ad ospitare”.
Una pillola di Rave Letterario in Piazza Nuccitelli Persiani, tra poetry-slam, reading e corti teatrali. Un Parco della Musica (altro che Auditorium “popolare”) con body-music, concerti acustici, Titubanda, Murga, brass band e gruppi di samba, tutto senza amplificazione e ad impatto zero.
Strade con tornei di carte per gli anziani e parchi dove parlare di sostenibilità e piantare alberi coi bambini. Mostre personali e collettive inaugurate nel suggestivo cortile della Biblioteca Comunale, mentre Piazza Copernico sarà una piccola arena cinematografica, in un quartiere dove i cinema vengono chiusi e non riaprono più. L’ultimo giorno la festa si sposta ad Eclettica Festival con liveset e djset. Tutto questo sarà gratuito, autoconvocato e orizzontale.
Nessun sostegno economico. Gli artisti partecipano tutti a titolo gratuito, i promotori sono volontari e gli eventuali fabbisogni sono messi spontaneamente in campo da privati, associazioni ed esercizi. Una festa rionale e un esperimento realizzato dal basso, dai cittadini che hanno a cuore il quartiere e si schierano contro i meccanismi di consumo e profitto che rischiano di deturpare irrimediabilmente il welfare di abitanti e frequentatori.